Fermata #178 - L'idra digitale

Dalla mitologia greca alla digitalizzazione, il collante si chiama Bitcoin. Dopo lo stop del coordinatore CoinJoin di Wasabi, nascono decine di nuovi coordinatori dal mercato.

L'Idra è una delle creature più affascinanti della mitologia greca.

Descritta come un enorme serpente acquatico con molte teste, secondo il mito l'Idra abitava nelle paludi vicino a Lerna, un'antica città dell'Argolide. La leggenda narra che ogni volta che una delle teste dell'Idra veniva tagliata, al suo posto ne spuntavano due nuove, rendendo il mostro quasi impossibile da sconfiggere.

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L'Idra discendeva da Echidna e Tifone, due delle creature più temibili della mitologia greca che diedero vita a molti mostri, inclusi il Leone di Nemea e il Cerbero, il cane a tre teste guardiano degli inferi. L'Idra era velenosa non solo per il suo morso, ma anche per il suo respiro letale e il sangue velenoso, che poteva uccidere chiunque si avvicinasse.

La sconfitta dell'Idra fu affidata a Eracle (Ercole nella mitologia romana) come una delle sue Dodici Fatiche: quest’ultimo ideò una strategia per superare la sfida insieme al nipote Iolao. Dopo aver tagliato una testa, Iolao bruciava immediatamente la ferita con un tizzone ardente, impedendo così la ricrescita delle teste. Dopo un lungo e faticoso combattimento, Eracle riuscì finalmente a sconfiggere l'Idra.

L'Idra di Lerna è un simbolo di sfida e resistenza. Rappresenta una creatura che, nonostante tutti gli sforzi per distruggerla, trovava spesso un modo per rigenerarsi e tornare più forte di prima.

Come spesso accade, i concetti derivanti dalla mitologia possono trovare applicazioni anche nel mondo contemporaneo e le ultime settimane ne sono state un’ulteriore dimostrazione. L’Idra si può identificare anche nel mondo digitale e risponde al nome di Bitcoin.

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CoinJoin: dall’attacco alla proliferazione

Non è un caso che l’ultima versione di Wasabi Wallet, rilasciata lo scorso 1 giugno, si chiami proprio così: Idra.

Nella fermata #171 avevo dato conto della decisione di zkSNACKs, l’azienda dietro allo sviluppo di Wasabi, di dismettere il servizio di coordinamento di default del CoinJoin a partire dal primo giugno.

La scelta con ogni probabilità porterà alla fine dell’azienda, i cui ricavi contavano principalmente sulle commissioni derivanti dal coordinamento dei CoinJoin: la decisione era arrivata dopo la notizia dell’arresto dei due co-fondatori di Samourai Wallet - che offriva un servizio simile chiamato Whirlpool - e per la crescente ostilità del regolatore.

L’attacco frontale del Dipartimento di Giustizia americano - che nella linea di accusa contro i co-fondatori di Samourai sta sostenendo che tutte le transazioni di CoinJoin siano illegali - ha messo fine ai servizi di coordinamento centralizzati e non protetti da anonimato, proprio come quello aziendale di zkSNACKs.

Ma come insegna l’economia, il mercato si muove grazie agli incentivi. Laddove c’è una domanda, arriverà un’offerta. E nel caso di Bitcoin, laddove c’è un attacco, la difesa si rafforzerà. Non sorprende, quindi, che dal momento in cui zkSNACKs ha pubblicato l’aggiornamento di Wasabi Wallet aggiungendo un semplice tasto all’interfaccia utente per poter cambiare il coordinatore, siano spuntati come funghi decine di nuovi coordinatori.

È importante sottolineare che i nuovi coordinatori non garantiscono gli stessi standard di privacy ed efficacia rispetto a zkSNACKs. Quest'ultimo, grazie all'ampio utilizzo da parte di migliaia di utenti, offriva una liquidità molto elevata e, di conseguenza, un anonimity set più grande rispetto ai coordinatori che gestiscono pochi UTXO. La bassa liquidità comporta anche un rischio maggiore di Sybil Attack, ossia un attacco informatico in cui un malintenzionato crea molteplici identità false all'interno di una rete decentralizzata. Creando queste identità, l'attaccante mira a ridurre la percentuale di errore nell'identificare chi sta utilizzando il servizio.

In pratica, se un coordinatore anonimo gestisce 105 UTXO diversi e, in realtà, 100 di questi sono controllati dall'FBI che agisce segretamente anche come coordinatore, i rimanenti 5 UTXO saranno relativamente facili da identificare. Di conseguenza, questi 5 UTXO trarrebbero scarsi benefici in termini di privacy.

Servirà quindi tempo per far sì che il mercato ristabilisca gli equilibri tra i vari servizi di coordinamento: i più rischiosi e fraudolenti andranno via via scemando, lasciando spazio al consolidamento dei più efficaci ed efficienti. Resta comunque un’ottima notizia - e l’ennesima dimostrazione della resilienza di Bitcoin - che dopo il taglio di Samourai e zkSNACKs all’Idra digitale stiano iniziando a crescere decine di nuove teste.

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