Fermata #209 - Bitcoin Report #18

I mercati delle opzioni e dei derivati offrono segnali molto chiari: gli investitori si aspettano una volatilità verso l'alto. Gli azionisti di Microsoft strizzano l'occhio a Bitcoin

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Lo stato del mercato

L’arrivo della volatilità

Il prezzo di bitcoin ha toccato nuovi massimi locali, vicini ai $73.000. Secondo gli analisti di Bitfinex, la cosiddetta “scommessa su Trump” ha un ruolo importante in questo movimento di mercato. Nel contesto attuale, molti speculano che una vittoria del candidato repubblicano alle prossime elezioni statunitensi del 5 novembre, possa comportare una politica fiscale e monetaria più accomodante, con minori restrizioni per i settori tecnologici e finanziari. Questo scenario, secondo alcuni, potrebbe stimolare la domanda di bitcoin come asset alternativo e riserva di valore, incentivando flussi di capitale nel mercato.

I dati del mercato delle opzioni indicano che la volatilità è in forte rialzo nelle settimane a ridosso delle elezioni. Le opzioni con scadenza più vicina alla data del 5 novembre mostrano una volatilità implicita elevata, mentre le opzioni call con strike price di $80.000, in scadenza a fine dicembre, sono fra le più negoziate. Queste ultime si riferiscono a contratti di opzione che danno al detentore il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare bitcoin a un prezzo prestabilito (in questo caso, $80.000 dollari) entro una data specifica.

Il dato, quindi, suggerisce che una parte del mercato sta scommettendo su una crescita significativa post-elettorale, con l’idea che un’eventuale vittoria repubblicana possa fungere da catalizzatore per una nuova fase rialzista per bitcoin.

Inoltre, il mercato delle opzioni vede un aumento delle scadenze a breve termine, con premi maggiorati che riflettono l’incertezza di breve periodo. La volatilità implicita delle opzioni a scadenza breve suggerisce una forte aspettativa di movimento nel prezzo nelle settimane a venire. Il comportamento osservato nel mercato delle opzioni non si limita ai movimenti di prezzo, ma rappresenta un vero e proprio “termometro” delle aspettative di mercato: un contesto politico polarizzato come quello delle elezioni statunitensi tende a creare una forte oscillazione nelle attese di breve termine, con effetti che si ripercuotono sul prezzo spot e sui volumi di trading.

Inflow sugli exchange e crescita dei derivati

Gli esperti di Glassnode rilevano come nelle ultime settimane si sia registrato un aumento considerevole degli inflow sugli exchange, un segnale rilevante che suggerisce una fase di consolidamento della fiducia da parte degli investitori. Negli ultimi 30 giorni, infatti, gli exchange hanno visto flussi di capitale netto pari a $21,8 miliardi. Questo afflusso è accompagnato da un incremento del Realized Cap, cioè il valore totale di bitcoin basato sui prezzi di acquisto reali degli UTXO. Tale parametro ha ora raggiunto un massimo storico di $646 miliardi. Un valore così elevato indica non solo che molti investitori hanno acquisito bitcoin a prezzi mediamente superiori rispetto ai cicli precedenti, ma anche una maggiore convinzione sulla capacità di bitcoin di mantenere e accrescere valore, nonostante la volatilità di breve termine.

Parallelamente, il mercato dei derivati ha mostrato una crescita importante. Secondo i dati di Glassnode, gli open interest sui contratti futures, in particolare quelli scambiati tramite il CME Group, hanno raggiunto il massimo storico di $11,3 miliardi. Questo aumento è indicativo di un interesse istituzionale crescente verso bitcoin, e conferma come il mercato dei derivati stia diventando una componente sempre più rilevante per la stabilità e la liquidità dell’asset nel lungo termine. La strategia di Cash-and-Carry, una tecnica che sfrutta la differenza tra il prezzo spot e i futures per generare un rendimento relativamente stabile, sta acquisendo popolarità tra gli investitori. In un contesto di tassi di interesse bassi, questa tecnica si dimostra particolarmente redditizia per chi cerca di massimizzare i guadagni senza esporre il capitale a eccessive oscillazioni di prezzo.

Nonostante l’aumento degli open interest, gli analisti di Glassnode fanno notare che i volumi di trading nel mercato dei derivati non hanno ancora raggiunto i picchi tipici dei bull market più forti. Ciò suggerisce che, pur essendo in un trend rialzista, il mercato non ha ancora raggiunto la fase di entusiasmo di massa. La cautela degli investitori al dettaglio, unitamente all’assenza di volumi record nei derivati, potrebbe indicare un consolidamento più ampio, con il mercato che attende ulteriori catalizzatori per un rialzo definitivo. Gli esperti di Glassnode ipotizzano che, qualora la volatilità politica e macroeconomica si riducesse, potremmo assistere a un graduale aumento dei volumi, riflettendo una maggiore partecipazione degli investitori e un possibile trend al rialzo sostenuto.

La proposta di investimento in bitcoin al meeting degli azionisti Microsoft

Uno degli sviluppi più rilevanti di questo periodo riguarda Microsoft e una proposta avanzata durante il recente meeting degli azionisti, che prevede la possibilità di investire in bitcoin come asset di riserva. La proposta, sostenuta dal National Center for Public Policy Research, è stata presentata con l’idea che bitcoin possa fungere da copertura contro l’inflazione e rappresentare una diversificazione delle riserve di liquidità della società. Microsoft, che vanta riserve di cassa pari a $76 miliardi, diventerebbe così una delle aziende tecnologiche di maggior rilievo a valutare concretamente bitcoin come parte della sua strategia di tesoreria.

Il consiglio di amministrazione di Microsoft ha raccomandato agli azionisti di respingere la proposta, citando la volatilità di bitcoin come un possibile elemento di rischio per le riserve aziendali. Tuttavia, l’attenzione che questa proposta ha generato dimostra come bitcoin stia gradualmente guadagnando interesse tra i principali attori del settore tech. Se il colosso decidesse di destinare anche solo una frazione minima del proprio cash flow a bitcoin, si tratterebbe di un’acquisizione di dimensioni considerevoli. Ad esempio, un investimento dell’1% delle riserve aziendali di Microsoft comporterebbe l’acquisto di oltre 10.000 BTC: un volume tale da influire sulle dinamiche di domanda e offerta di bitcoin a livello globale.

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