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Fermata #47 - Samson Mow: "Se gli Stati capissero Bitcoin non ci sarebbero crisi energetiche"

Prima delle quattro puntate dedicate alla Baltic Honeybadger 2022. Intervista a Samson Mow, Ceo di Jan3 ed ex Blockstream: "Stablecoin? Meccanismo transitorio per arrivare all'iperbitcoinizzazione".

Samson Mow è stato per anni Chief Strategic Officer di Blockstream - una delle più grandi aziende Bitcoin-focused in tutto il mondo - al fianco di Adam Back, co-fondatore della società nonché esponente dello storico movimento Cypherpunk e inventore di Hashcash, ciò che sarebbe poi diventato la Proof-of-Work. Insieme a Back, Mow ha combattuto in prima linea e vinto la Blocksize War (approfondita nella fermata #23) dalla parte degli small-blockers, ossia coloro che non volevano un significativo aumento dello spazio dei blocchi per la blockchain di Bitcoin. Anche per questo la sua figura gode di grandissimo rispetto in tutto il mondo all’interno della comunità Bitcoin.

Samson Mow ha lavorato fianco a fianco con il governo di El Salvador dopo l’introduzione di bitcoin come valuta a corso legale e ha collaborato nell’istituzione dei Bitcoin Bond (di cui ho scritto nella fermata #11) che, mi ha detto a margine dell’intervista, dovrebbero vedere la luce molto presto.

Quest’anno Mow ha lasciato Blockstream per dedicarsi a Jan3, una nuova azienda il cui focus è seguire gli Stati nel percorso di adozione di Bitcoin. La scorsa settimana, durante la conferenza Baltic Honeybadger è stato reso noto che il principe Philip di Serbia si è unito all’azienda in qualità di Chief Strategic Officer.

Il testo che segue è un riassunto delle parti più significative della video-intervista pubblicata.

Alla base di Bitcoin c’è un principio: regole senza regolatori. L’adozione a livello statale per molti può sembrare incoerente con la sua missione, quella di liberare l’individuo dall’oppressione governativa. Tu hai deciso di impegnarti per aiutare gli Stati ad adottare Bitcoin: come ti poni rispetto al tema?

Direi che il modo giusto di vedere la questione è chiedersi come arrivare a uno scenario ideale e a governi più piccoli, meno intrusivi, meno potenti, meno sorveglianti. Ridimensionare il governo è una buona cosa. La separazione tra Stato e moneta è una buona cosa. Ma come ci si arriva? Gli stati non scompariranno domani, giusto? Quindi il modo migliore per arrivarci è educarli, lavorare con loro e mostrare loro come Bitcoin possa essergli vantaggioso.

C'è anche un effetto che va a beneficio delle persone. Se lo Stato-nazione ha bitcoin, se capisce la Proof-of-Work, se capisce che il mining può essere utile per le reti energetiche, allora potrebbe essere un vantaggio per le persone che magari non congelerebbero in inverno perché ci sarebbe abbastanza energia. Non ci sarebbe carenza energetica. 

Credo che si debba trovare un equilibrio tra il bene e il male. È ovvio che dare a un governo autoritario grandi somme di denaro, denaro solido, non è una buona cosa. Ma ci sono governi che vogliono aiutare il loro popolo, come quello di El Salvador. Vale la pena aiutarli. I Paesi che non sono interessati a cambiare le cose, probabilmente non toccheranno comunque Bitcoin. Oppure potrebbero toccare Bitcoin e prendere una direzione sbagliata, come la Repubblica Centrafricana. Ma direi che se sono disposti a imparare e a impegnarsi, allora dovremmo sicuramente impegnarci con loro.

Anche se in quest’ottica l’adozione più rapida è ottenuta con la diffusione di wallet centralizzati come Chivo?

Sì, è una cosa difficile. I wallet non custodial sono la strada giusta da percorrere, in particolare se collegati a un proprio full node. I light wallet... Voglio dire, c'è una scala di ottimizzazione: la situazione ottimale è gestire il proprio full node con un wallet, poi i light wallet e poi forse i wallet custodial. Ma è difficile dire che tutti dovrebbero gestire un full node e connettersi a un satellite ed essere completamente autosufficienti. Penso che Chivo sia una buona cosa perché ha fatto entrare molte persone in Bitcoin. Che piaccia o meno il fatto che si tratti di un wallet governativo non ha molta importanza. Quattro milioni di persone lo hanno installato e sono potenzialmente connesse alla rete Bitcoin, possono imparare e diventare operatori di full node in futuro. Quale altro Paese ha mai pensato di lanciare un wallet? E Chivo ha anche dei vantaggi pratici: permette la conversione a zero commissioni tra bitcoin e dollari ed è collegato ai conti bancari delle persone. E’ una soluzione molto pratica.

Alex Gladstein ha recentemente detto che “Bitcoin è un cavallo di Troia per la libertà”. Sei d’accordo con questa affermazione?

Penso di sì. Bisogna solo allineare gli incentivi. E’ anche un cavallo di Troia per il buon senso e per buone policy. Ad esempio, se si guarda ai problemi dell'Europa in questo momento si nota che sono causa della mancanza di buon senso e di policy sbagliate per un periodo di tempo molto lungo. Le centrali nucleari sono state chiuse. Non è successo da un giorno all'altro. È stata una lenta campagna di alcuni gruppi a costringere la chiusura e ora c'è la crisi energetica.

Se si riesce a far sì che gli Stati-nazione adottino Bitcoin e lo capiscano, questi potrebbero evitare di fare cose come cercare di vietare i wallet non-custodial o la Proof-of-Work, concetti ridicoli. Preferirei farli salire a bordo, avere uno Stato che fa mining e ridurre le possibilità che lo vieti o attacchi la rete. È meglio che partecipi a Bitcoin come peer, aiutando a proteggere la rete e beneficiando della rete stessa.

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Blockstream, l’azienda in cui ricoprivi il ruolo di Cso, ha lanciato un nuovo wallet, Aqua, che supporterà sia bitcoin che Tether Liquid, la stablecoin peggata al dollaro sulla sidechain Liquid. Pensi che questa mossa potrà incentivare l’adozione statale?

A molti bitcoiner non piacciono le stablecoin ma se gestisci un exchange capisci che hai bisogno di qualcosa da scambiare per ottenere bitcoin. Le stablecoin sono uno strumento molto utile. Non credo che le valute fiat saranno in circolazione per sempre. Le stablecoin non esisteranno per sempre. È solo un meccanismo transitorio per arrivare all'iperbitcoinizzazione.

Il vantaggio di avere una moneta su Liquid è la riservatezza. Di fatto si tratta di denaro contante perché la transazione è riservata e non può essere congelata. Quindi io direi che Liquid Tether è probabilmente la cosa più simile al contante elettronico che esista. Dare alla gente l'accesso a questo tipo di moneta in Aqua li aiuterà ad entrare in Bitcoin.

Credi che protocolli come RGB o Taro, che consentiranno lo scambio di token - e dunque anche di stablecoin - con una sorta di layer 3 sopra al Lightning Network, debbano essere considerati competitor di Liquid?

Sì e no. Non credo che queste cose saranno pronte in tempi brevi. Credo che Taro non sia ancora stato provato, ma abbiamo già Liquid Tether. Ci sono circa 16 milioni di dollari emessi sul network Liquid e non dovrebbe essere difficile incentivare un maggior numero di emissioni sottraendo una parte della quota di mercato delle stablecoin alle altre blockchain. Quindi penso che l'uso di Liquid Tether sia vincente e necessario perché se sei nel mondo in via di sviluppo l'ultima cosa che vuoi è subire un mercato ribassista con i tuoi soldi. Bitcoin è bello se te lo puoi permettere, ma per alcune persone non è possibile. O almeno bisogna dare loro la possibilità di scegliere tra bitcoin e stablecoin e lasciare che prendano la loro decisione invece di dire ciecamente: “Prendi bitcoin, prendi bitcoin”. Non è pragmatico per gran parte del mondo in questo momento.

A Miami, durante la conferenza Bitcoin 2022, hai annunciato il tentativo di avviare progetti focalizzati su Bitcoin a Próspera (Honduras), Madeira (Portogallo) e in Messico. Qual è lo stato dei lavori?

Próspera continua a costruire. Sono molto concentrati sulla creazione della città ma ci sono alcuni ostacoli. Il governo honduregno non sembra apprezzare le ZEDE (Zone per lo sviluppo economico e l'occupazione) quindi c'è una certa resistenza che sta rendendo difficile l'attività delle aziende perché non vengono rilasciati i codici fiscali. Abbiamo quindi creato un'entità a Próspera proprio per seguire l’iter.

Il Messico è sempre stato una sfida perché ha una banca centrale. Vogliono far crescere l'inclusione finanziaria, quindi si tratta solo di aspettare i senatori cercando di trovare il momento giusto per presentargli Bitcoin come opzione. Ma ancora una volta, il prezzo di bitcoin influisce sempre sulla capacità delle persone di impegnarsi. Quando il prezzo di bitcoin è basso l'interesse è minore. Anche la recente implosione di varie shitcoin come Terra-Luna ha avuto un impatto sulla nostra capacità di coinvolgimento perché purtroppo ci sono ancora molte persone e soprattutto politici che mettono insieme le due cose: cripto e Bitcoin. Potrebbe essere delicato per loro parlare dell'adozione di Bitcoin quando c'è questa grande cosa che è appena esplosa e ha fatto un buco di 60 miliardi di dollari nel mercato. Quindi è un po' impegnativo.

Madeira: penso che stiano ancora andando avanti e hanno un annuncio in arrivo nelle prossime settimane…

Che tipo di annuncio?

Dovrai aspettare per quello... Sono cauti perché sono nell'Ue e se fossero troppo aggressivi o si muovessero troppo in fretta potrebbero esserci ripercussioni da parte dell’Europa. Quindi devono procedere con un po' di cautela.

Hai detto che spesso i politici mettono insieme cripto e Bitcoin. Credi che sia ciò che è successo in Repubblica Centrafricana, che prima ha reso “bitcoin e criptovalute” legal tender per poi lanciare il progetto Sango?

Sì, è piuttosto deludente. Avevamo programmato un viaggio in Repubblica Centrafricana ma l'abbiamo cancellato a causa della questione Sango. Capisco il loro punto di vista. Volevano un grande colpo di scena. Volevano spingere l'adozione di Bitcoin, volevano seguire le orme di El Salvador. Hanno fatto forse un passo falso e hanno scelto la loro moneta. Volevano raccogliere capitali in modo efficace utilizzandola. E’ ancora da vedere cosa succederà. Ci sono due modi di vedere la cosa: uno è che stanno scadendo nella shitcoineria. L'altro è che forse Sango potrebbe aiutarli ad abbandonare il franco CFA. Se questo li aiuta buon per loro ma è comunque deludente che non si siano spinti più avanti nella direzione di Bitcoin.

Quale signing device scegliere?

Qual è il miglior signing device - più conosciuto come hardware wallet - per conservare i propri satoshi a lungo termine?

Per non delegare la responsabilità della custodia a terze parti, come gli exchange, è necessario proteggere autonomamente le proprie chiavi private e il modo più sicuro per farlo è offline. Per questo sono nati i signing device: dispositivi privi di connessione Internet studiati appositamente per proteggere le chiavi private.

A mio avviso, tra sicurezza e semplicità d’utilizzo, il migliore sul mercato è BitBox02, prodotto da Shift Crypto. Il codice sorgente è completamente open-source e, a differenza degli altri principali signing device sul mercato, BitBox02 consente il backup e il ripristino della seed-phrase anche tramite una micro-SD. E’ disponibile sia nella versione Multi Coin che in quella Bitcoin-only (naturalmente io consiglio quest’ultima).

Potete provarlo acquistandolo da questo link. Per ulteriori informazioni potete rispondere a questa e-mail oppure scrivermi tramite i miei contatti.

Questo NON è un messaggio pubblicitario. BitBox02 è un prodotto che ho testato personalmente. Provatelo e fatemi sapere come vi trovate!

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