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Fermata #62 - Investire in aziende Bitcoin-only

Tra la pletora di investitori nel mondo delle criptovalute c’è una nicchia che condivide visioni e strategie comuni: è quella dei fondi d’investimento Bitcoin-only, che hanno parlato a Bitcoin Train

A parlare è Mike Jarmuz, managing partner di un fondo d’investimento chiamato Lightning Ventures, la cui particolarità consiste nel concentrare il collocamento dei propri fondi unicamente in aziende che sviluppano prodotti e servizi su Bitcoin e su nessun altra criptovaluta. Come aggiunge Alex McShane, venture partner del fondo: "L'economia digitale del 21° secolo si basa su aziende native di Bitcoin".

Lightning Ventures non è sola ma fa parte di una nicchia in espansione, quella dei Venture Capitalist (da qui in poi definiti VC, nda) Bitcoin-only.

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La caduta dei crypto hedge fund

L’anno scorso, nel pieno del mercato rialzista, a dominare i titoli dei giornali di settore erano i crypto VC, che hanno riversato oltre $33 miliardi in progetti e start-up del mondo crypto/blockchain/Web31. Un periodo d’oro durato molto poco, perché quest’anno la caduta del mercato ha fatto vittime illustri anche nel mondo degli hedge fund: uno su tutti Three Arrows Capital, fallito lo scorso giugno dopo non essere stato in grado di rimborsare un prestito da oltre $670 milioni.

Guadagni e crolli così repentini non sono molto comuni per un fondo di Venture Capital che, tradizionalmente, si approccia agli investimenti con un orizzonte temporale di 10 anni, non di pochi mesi. Quando però la scommessa è in progetti che emettono token creati dal nulla ecco che nel momento in cui questi si apprezzano sull’onda dell’entusiasmo, la tentazione di trasformare l’attività d’investimento in quella di speculazione è molto forte. Con il rischio di restare bruciati quando invece i mercati invertono la rotta.

Bassa preferenza temporale

Una mentalità, in sostanza, di breve periodo. L’opposta di quella che accomuna i VC che credono nel successo di Bitcoin nel lungo periodo, investendo in quelle aziende che, senza emettere inutili token inventati sul momento, provano a sviluppare servizi che portino un valore concreto al mercato. Sempre Mike Jarmuz specifica:

Investire in società che lavorano su Bitcoin è sicuramente una scelta di bassa preferenza temporale2. Quando i progetti emettono i loro token, che sono azioni non regolate, quello che succede è che gli investitori li scaricano quando questi si apprezzano. Negli investimenti di Lightning Ventures non c'è liquidità da manipolare. Quando investiamo in un'azienda la sosteniamo e la supportiamo per tutto il suo ciclo di vita, che è molto lungo. Se avessimo la possibilità di scaricare la posizione che abbiamo assunto in una società, sarebbe terribile. Che tipo di investimento a lungo termine sarebbe?

Sulla stessa linea è Christopher Calicott di Trammell Venture Partners, o TVP, secondo cui l’idea di finanziare progetti che attraggano clienti generando token non solo è sintomo di una visione di breve periodo, ma è anche incoerente con gli incentivi tipici di un fondo di Venture Capital.

L’investimento in questi token - dice Calicott - è un fondamentale disallineamento di interessi per far crescere davvero l'azienda e raggiungere il massimo successo. Gli investitori diventano in realtà speculatori che cercano di uscire dalla loro posizione con il miglior timing.

Inoltre se prima c'era la sensazione che fosse difficile costruire su Bitcoin - e quindi in molti si spostavano su altre criptovalute - oggi le cose stanno cambiando:

Bitcoin sta diventando una piattaforma - continua Calicott - e gli imprenditori iniziano a rendersene conto. Nel settore delle criptovalute sta scorrendo il sangue ma nonostante questo oggi ci sono più imprenditori disposti a costruire servizi su Bitcoin di quanti non ce ne siano mai stati prima. Noi ci consideriamo investitori di lungo periodo. Stiamo cercando di fare delle scommesse intelligenti su aziende che pensiamo possano inaugurare un ordine monetario globale completamente nuovo su uno standard solido: Bitcoin.

Il superamento di un sistema obsoleto

Un nuovo standard monetario, una riserva di valore globale, un metodo di pagamento peer-to-peer che rende obsoleti i grandi player tradizionali. Da qualunque lato lo si guardi, Bitcoin offre una visione del futuro che ribalta completamente i paradigmi a cui siamo abituati: l’idea dell’inflazione necessaria per la crescita, quella del controllo macro-economico da parte di Stati e banche centrali, quella del dover affidare la gestione dei risparmi e dei pagamenti digitali a intermediari.

E’ compatibile questo modo di vedere le cose con il domani targato Bitcoin? Secondo EgoDeath Capital no. Come si legge dal sito ufficiale del VC, il cui ad è Jeff Booth, autore di The Price of Tomorrow, “affinché un nuovo sistema possa prosperare, portare abbondanza, opportunità e accessibilità, il vecchio sistema deve autodistruggersi. Perché ciò avvenga, sarà necessaria una fase di ‘auto-abbandono e transizione’”.

A confermarmi la visione sono Nico Lechuga e Andi Pitt, entrambi general partner di EgoDeath: “Il sistema tradizionale si sta già autodistruggendo”, spiegano.

I sistemi bancari tradiscono miliardi di persone in tutto il mondo. E’ molto evidente nei mercati emergenti ma anche nei Paesi occidentali. Nel frattempo, il duopolio di Visa e Mastercard frena l'innovazione e le opportunità, per cui, con l'emergere della concorrenza - anche attraverso il Lightning Network che fornisce transazioni molto veloci e a basso costo - è già entrato nel processo di autodistruzione.

Lightning Network è il game changer dei pagamenti anche per Oleg Mikhalsky di Fulgur Ventures, perché "il settlement quasi istantaneo con un rischio di controparte molto limitato - dice - è una caratteristica di Lightning che è ben posizionata per ridurre i costi dei sistemi di pagamento tradizionali e il rischio di controparte esistente nei circuiti fiat".

Perché l’economia digitale cresca - aggiunge Mikhalsky - serve una moneta nativa digitale che abbia due caratteristiche: velocità3 e capacità di effettuare micro-transazioni. Crediamo che Bitcoin e Lightning diventeranno rispettivamente gli standard monetario e di pagamento globale. Alcuni aspetti dello spettro di adozione del Lightning Network non sono ancora stati esplorati: vediamo una certa adozione nei videogiochi, nella monetizzazione dei contenuti digitali, ma ci sono altri casi d'uso come i pagamenti machine-to-machine e le micro-transazioni per l'energia.

Sempre più start-up Bitcoin-only

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, in un anno in cui il mercato è crollato drammaticamente, il mondo delle start-up Bitcoin-only ha conosciuto una primavera molto indicativa. Come confermato da tutti VC interpellati per questo articolo, nell’ultimo anno il numero di aziende focalizzate esclusivamente su Bitcoin è cresciuto in modo significativo. E’ plausibile pensare che quando il Vaso di Pandora del mondo crypto è stato scoperto, a quel punto gli imprenditori abbiano capito che è più saggio focalizzarsi sull’unica tecnologia i cui fondamentali non hanno mai smesso di rinforzarsi dalla sua nascita.

A Bitcoin Train ha parlato anche Julian Liniger, amministratore delegato di Relai, start-up svizzera di compravendita di bitcoin non-custodial:

Nel lungo periodo è meno rischioso investire in start-up Bitcoin-only che in crypto start-up: gli investitori vedono nelle società focalizzate su Bitcoin una maggiore redditività e un modello di business più sostenibile. Con i VC Bitcoin-only siamo allineati al 100%. Loro vedono il futuro tra 10 anni, capiscono dove stiamo andando, capiscono che tutti gli esperimenti che si stanno svolgendo sulle altre blockchain finiranno su Bitcoin.

Bitcoin Train consiglia: BitBox02!

Per non delegare la responsabilità della custodia a terze parti, come gli exchange, è necessario proteggere autonomamente le proprie chiavi private e il modo più sicuro per farlo è offline. Per questo esistono i signing device: dispositivi privi di connessione Internet studiati appositamente per proteggere le chiavi private.

Il preferito di Bitcoin Train è BitBox02, prodotto da Shift Crypto. Il codice sorgente è completamente open-source e, a differenza degli altri principali signing device sul mercato, consente il backup e il ripristino della seed-phrase anche tramite una micro-SD. E’ disponibile sia nella versione Multi Coin che in quella Bitcoin-only (consigliata).

Potete provarlo acquistandolo da questo link. Per ulteriori informazioni potete rispondere a questa e-mail oppure scrivermi tramite i miei contatti.

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Questo NON è un messaggio pubblicitario. BitBox02 è un prodotto che ho testato personalmente. Provatelo e fatemi sapere come vi trovate!

Online su YouTube la live di lunedì scorso con Massimo Musumeci

Di seguito la nuova puntata dei video-approfondimenti live dedicati al tema della settimana di Bitcoin Train sul canale YouTube di Massimo Musumeci, fisico, ricercatore Bitcoin ed esperto di privacy e sicurezza informatica. Questa settimana, prendendo spunto dall’ultima fermata, si è parlato della differenza tra l’adozione compliant e quella privacy-oriented.

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