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Fermata #73 - I primi passi di Bitcoin a Madeira

A maggio 2022 il presidente dell'isola di Madeira annunciava di voler creare "un ambiente fantastico per Bitcoin". Joe Hall, giornalista di Cointelegraph, è stato sul posto e ci racconta la situazione

Maggio 2022: a Miami il presidente della regione autonoma di Madeira, sul palco della conferenza di settore più importante al mondo insieme a Samson Mow, annuncia di voler “creare un ambiente fantastico per Bitcoin”. L’entusiasmo si diffonde quando Bitcoin Magazine pubblica il video dell’intervento con il titolo: “Madeira rende bitcoin valuta legale”. La situazione, però, è molto diversa rispetto a quella di El Salvador, che ha davvero dichiarato bitcoin valuta a corso legale nel 2021. Come stanno le cose?

Joseph Hall, giornalista di Cointelegraph, ha preso parte a un gruppo di bitcoiner che è andato sull’isola per parlare con alcuni esponenti del governo di Madeira, regione autonoma del Portogallo a quattro ore di volo dall’Italia. Insieme a lui c’erano altri 19 bitcoiner, tra cui Jeff Booth, Troy Cross, Greg Foss, Daniel Prince e Knut Svanholm.

Ho parlato con Joe per capire quale sia lo stato dell’adozione di Bitcoin sull’isola, come vi si stiano approcciando le istituzioni locali e come Bitcoin possa tornare utile sia ai nomadi digitali che agli abitanti del posto.

Il testo che segue è un riassunto delle parti più significative dell’intervista pubblicata su YouTube

Bitcoin Magazine ha parlato di bitcoin a Madeira come di “valuta legale”. E’ così?

No e non lo sarà mai secondo me, a meno che l'euro non muoia o Madeira non si separi dall’Europa, il che è molto improbabile che accada. André Loja, persona meravigliosa che abita a Madeira, ha spiegato che a febbraio 2022 il presidente è andato nel suo co-working, che purtroppo è pieno di shitcoiner e fan degli NFT. André è un ardente massimalista e in pratica gli ha detto: "La vera tecnologia, la vera innovazione è Bitcoin. Devi imparare a conoscere Bitcoin". Così André ha visto l'opportunità di portare Bitcoin sulla sua isola. Ha cercato di orange-pillare il presidente e poi ha pensato: "Devo presentargli la comunità Bitcoin". Così l'ha messo in contatto con Daniel Prince, che ha una rete di conoscenze incredibile, e insieme hanno detto: “Ok, dobbiamo portare il presidente alla conferenza di Miami”.

Nel giro di un mese, parlando anche con il Principe Filippo di Serbia che ora lavora con Samson Mow in Jan3, hanno messo il presidente su un aereo per la Florida. Là è stato fatto sedere di fronte a Michael Saylor, nella sua villa di Miami, che per un’ora lo ha tempestato di concetti e nozioni su Bitcoin.

E’ così che il presidente ha iniziato a pensare a Bitcoin come a un’occasione per Madeira?

Sì, perché le condizioni ci sono tutte: Madeira ha una popolazione piccola, ha una superficie limitata, è in atto da tempo un'enorme diaspora in tutto il mondo, con persone che inviano denaro ai famigliari sull’isola. La regione ha una certa autonomia rispetto al resto del Portogallo e all’Unione Europea. Ha incredibili incentivi fiscali, sull'isola c'è già lo 0% di tasse sulle plusvalenze in criptovalute. Ha senso attirare i talenti del mondo Bitcoin per far sì che si crei una comunità di bitcoiner. Si tratta però di essere aperti a Bitcoin, non di adottarlo come valuta a corso legale. A Madeira è possibile acquistare una casa in bitcoin. È anche possibile pagare la maggior parte delle bollette in bitcoin, ma attraverso Bitrefill1.

Insieme agli altri 19 bitcoiner hai parlato con il Ministero delle Finanze, il Ministero dell’Ambiente e il Presidente, oltre che con la compagnia energetica locale. Partiamo dai ministri: hanno idea di cosa sia Bitcoin o siete andati a spiegargli il funzionamento da zero per capire come Madeira possa beneficiarne?

La spiegazione è stata fondamentale. Sulla conoscenza di Bitcoin da parte delle istituzioni locali ci sono state alcune sorprese, per così dire. Ricordo che il ministro dell'Ambiente non aveva capito che il mining di Bitcoin è digitale, non fisico. Pensava che i bitcoin venissero estratti dal terreno.

Chiaro: “Come fate a sapere che abbiamo i bitcoin qui a Madeira?” (risata)

Esatto! Quindi questo era il clima e significava dover partire da zero. Però, sai, io non so spiegare come funziona il bluetooth, semplicemente funziona. Non so spiegare bene come funziona Internet, ma funziona. Penso che per molte persone, quando alla fine useranno Bitcoin, sarà proprio così.

Attualmente siamo nella fase di adozione di Bitcoin in cui dobbiamo spiegare le cose a un certo livello, ma poi le persone impareranno da sole. Il ministro delle Finanze ha il compito di far quadrare il bilancio del Paese. Negli ultimi due anni Madeira ha registrato un deficit importante perché il turismo si è fermato a causa del Covid-19. Bitcoin, come si può vedere in El Salvador, è un modo fantastico per diversificare le riserve, soprattutto se si tratta di una piccola giurisdizione.

Che tipo di indipendenza ha dal Portogallo? È legale per il governo di Madeira iniziare ad accumulare bitcoin nelle proprie riserve?

In realtà la discussione non si è concentrata molto sulla possibilità di acquistare bitcoin, quanto su quella di minarli. Il discorso era del tipo: “Ok, se iniziamo a minare bitcoin, dobbiamo pensare a chi li custodirà". Come si fa a conservare le chiavi di uno Stato? Come si fa il multisig? Si dà una chiave al Presidente del Portogallo e una al Presidente di Madeira? (risata) Queste conversazioni un po' stravaganti sono venute fuori. Non c'è mai stato un: "No, Madeira non può minare bitcoin", ma c'è stata una domanda del tipo: "Ok, se miniano, poi dobbiamo vendere immediatamente i bitcoin?".

Qual è la situazione energetica?

L’energia elettrica è molto costosa perché petrolio e gas vengono importati dall’Europa. Sulla punta nord-orientale dell'isola ci sono tantissime pale eoliche e c’è anche del fotovoltaico. Hanno a disposizione energia rinnovabile che presenta però il solito problema dell’instabilità della rete elettrica: quando il vento soffia e il Sole splende ma non c’è domanda, l’energia viene sprecata. Quindi abbiamo proposto di fare mining di Bitcoin con l’elettricità non utilizzata. Ci hanno ascoltato e c’è stato un dialogo aperto.

Potrebbero poi capitalizzare maggiormente l’energia idroelettrica. Per loro sarebbe una soluzione istantanea e utilissima per l’elettrificazione del territorio. Per via delle dimensioni non eccessive - l’isola si gira completamente in circa cinque ore - non hanno bisogno di auto a diesel o a benzina. Potrebbero essere tutte elettriche e non ci sarebbero problemi di autonomia. Elettrificando l'intera rete di autovetture improvvisamente ridurrebbero le emissioni in modo massiccio e anche la dipendenza dai combustibili fossili che sono costretti a importare.

Come si vive a Madeira? Sembra la meta ideale per un nomade digitale.

Sì, è un’isola di medie dimensioni. La parte nord-occidentale dell'isola non è popolata perché, dal punto di vista climatico, è quella più piovosa. Quella meridionale è la più soleggiata. Madeira è più vicina all’Africa dell’Europa ma il clima è più europeo. Quindi un giorno può piovere al mattino, può esserci sole poco dopo e vento nel pomeriggio. Non fa mai freddo. Adoro il clima perché non è troppo caldo, non è tropicale. La vegetazione è stupenda. Ci sono palme accanto a enormi alberi, sembra di essere a Jurassic Park.

Le infrastrutture sono incredibili. Credo abbiano il più alto tasso di gallerie pro-capite dell'Ue. Qualcosa come un tunnel ogni 10 abitanti.

La popolazione locale com’è? Vive di turismo?

Sì. C'è una piccola parte di agricoltura che esporta banane. Nel mio supermercato di fiducia locale, vicino a Lisbona, ci sono sempre avocado o banane di Madeira. Ma sì, il turismo è forse il 10% del Pil. Il turismo è tutto. E’ anche abbastanza sviluppato il settore della tecnologia, ci sono tanti nomadi digitali. Ci sono anche alcune imprese focalizzate su Bitcoin che si stanno stabilendo a Madeira, come Konsensus.

Da un lato c’è l’obiettivo di attrarre turisti, nomadi digitali e bitcoiner che si trasferiscano; dall’altro dovrebbe esserci l’idea di migliorare la condizione di vita di chi a Madeira ci è nato e cresciuto. Come può integrarsi Bitcoin in questo senso?

A Madeira ci sono le lavadas, passeggiate lungo la costa che seguono i canali che anticamente venivano usati per trasportare l’acqua. Sono bellissime e piene di negozianti che vengono prodotti come tè, miele e marmellate.

Ecco, se fossi un commerciante sulle lavadas potrei accettare bitcoin per vendere la mia marmellata, evitando di pagare le commissioni alte di Visa e Mastercard. L’arrivo di turisti bitcoiner potrebbe accelerare questo processo, perché i negozianti naturalmente hanno tutto l’interesse ad accettare i soldi dei ricchi turisti. Questo non vale solo per chi lavora nelle lavadas ma per tutti: dai tassisti ai proprietari di attività commerciali, dai vacanzieri ai proprietari di hotel. Il turismo è davvero la linfa vitale di Madeira. Rafforzarla con Bitcoin sarebbe il modo più semplice e veloce per migliorare la vita degli abitanti locali.

Una cosa che preoccupa i locali è il costo dell'energia, molto caro per via dell’importazione del petrolio. Quindi se Bitcoin potesse aiutare a ridurre questi costi e a stabilizzare la rete elettrica, sarebbe molto vantaggioso per loro.

Parliamo del presidente, Miguel Felipe Machado de Albuquerque. Fa parte del Partito Socialdemocratico. Bitcoin è visto da tanti come un qualcosa di aderente alla destra libertaria. Potrebbe forse essere strano per qualcuno percepire che c'è un presidente Bitcoin-friendly di sinistra?

Bitcoin non vota per un partito. È denaro, è tecnologia. E’ vero che i libertari di destra sono forse stati i primi a parlarne e ha perfettamente senso. Perché preferirebbero uno Stato più piccolo o nessuno Stato e Bitcoin è denaro senza Stato.

In ogni caso il presidente vede Bitcoin come una tecnologia, una cosa apolitica. Continuava a dire: "Abbiamo bisogno di questa tecnologia sull'isola. Abbiamo bisogno di persone che sostengano questa tecnologia sull'isola". Non usava quasi mai la parola Bitcoin nel modo in cui la usiamo noi, ma credo che sia anche una cosa tipica dei politici. Si sentono politici parlare di “hard money”, “sound money”, ma in realtà parlano di Bitcoin senza menzionarlo perché a volte la parola stessa scoraggia le persone.

Il ragionamento del presidente era: "Ok, Madeira ha un clima meraviglioso, cibo fantastico, storia e cultura straordinarie, è a due ore di volo dall'Europa, ha una copertura Internet ottima, infrastrutture grandiose, ora serve anche una grande infrastruttura basata su Bitcoin". Insomma, come dire, aggiungiamo questa innovazione alla lista dei pregi dell’isola.

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